Se mi ricordo bene eravamo a fare la data di Modena dei Post-CSI quando per la prima volta Gianni mi ha raccontato della sua idea della carovana musicale chiedendomi se mi piacesse partecipare come fonico. La realizzazione di quell’idea non è stata portata fino in fondo ma è da lì che sono poi nati i concerti dai quali sta per uscire il triplo vinile live “Nulla è andatp perso”. Devo ammettere che all’epoca non ero un profondo conoscitore di tutta la carriera musicale di Gianni Maroccolo. Ovviamente mi sono informato e mi sono messo ad ascoltare tutto quello che lui ha realizzato. La mia ammirazione cresceva brano dopo brano. Ma fu alle prove musicali da Simone Fillippi che rimasi decisamente colpito dal suo modo di lavorare e soprattutto dalla sua visione della musica. Ascoltavamo le registrazioni e mentre i musicisti parlavano di vari arrangiamenti io osservavo Gianni che gesticolando, mimando e danzando, quasi, descriveva la sua idea di come dovessero suonare e muoversi all’interno dei brani. Era esattamente quello che io percepivo mentre muovevo i fader del mixer, coincideva perfettamente con le mie sensazioni. Quello fu il momento in cui definitivamente capii che ero stato invitato a partecipare ad un progetto non soltanto di uno straordinario bassista che ha scritto la storia della musica rock italiana, ma di un produttore a tutti gli effetti che come un direttore d’orchestra vede, sente tutto e conduce la band. Ogni concerto che poi abbiamo fatto successivamente durante questo mini tour e che si è svolto in circa otto messi e una ventina di date partendo dal Teatro di Scandicci il 6 febbraio 2016. è stato la prova di questa mia convinzione.
Ed ecco ora che fra qualche giorno uscirà il triplo vinile del tour che ovviamente non vedo l’ora di ascoltare. Una specie di bootleg live. Già il fatto che è stato realizzato per me rappresenta una sorpresa e un miracolo. Un miracolo considerando modesti mezzi che avevamo a disposizione per la realizzazione di questi concerti. La sorpresa invece perché non sono del tutto convinto che quando abbiamo fatto il primo concerto sapevamo che uscirà una qualche pubblicazione discografica. Tanto meno un vinile. E non uno ma triplo !!! Ed è bello così, spontaneo e come viene viene, nessuna registrazione in studio, nessun overdub, nessuna modifica, ma solo un re-mix. In una epoca moderna e tutta digitale, super precisa e quasi perfetta, sempre iper prodotta con la cura maniacale dei minimi dettagli, vedere un triplo vinile live è direi una novità. Un ricordo fatto in questo modo è come uno scatto fatto con una macchina reflex tradizionale, una fotografia di un momento musicale, per citare stesso Gianni: “desideravo che questo disco fotografasse senza alcun artificio un’esperienza vera vissuta e condivisa in un momento temporale preciso”.
“Nulla è andato perso” esce il 4 marzo , per info : contempo@contemporecords.it
PS: Ci tengo molto a ringraziare Claudio Benelli e l’Omikron per la gentile concessione del microfono Shure 55 che, una volta usato nella prima data, ci ha seguto quasi sempre ed è diventato, al meno per me, un simbolo del tour. Si vede su tutte le foto e sopra tutto nei primi pianni di Marok come in questa foto di Marco Olivotto