Un concerto quasi a sorpresa, con l’ingresso gratutio e alle porte di Firenze, davanti al campo sportivo di San Giusto a Scandicci. Qualcuno sul facebook ha persino commentato scrivendo incredulo “ma è veramente lei?”. Il concerto voluto da Humanitas di Scandicci e organizato da Mario Setti e i suoi Nuovi Eventi Musicali. E bene, è quasi inevitabile ma sulle prime note di questa canzone, diciamo che metto a una prova serio l’impianto. Per fortuna c’era un bell Q1 del d&b, non apesso, ma che tuttavia ha fatto il suo compito a dovere. Questo è un picolo ricordo di quella giornata.
Ok, sono diventato il co-proprietario di Atillio. Ora è anche mio. Fino ad oggi ho avuto la possibiltà di custodirlo, trasportarlo, spolveralo ogni tanto, saltuariamente gli controlavo la pila. Senz’altro potevo ammirare il suo suono nelle mani di Marok durante i concerti, potevo ampificare la vibrazione delle sue corde. Grato e lusingato per questa possibilità che ho avuto.
Una volta a casa mia l’ho mostrato ai figli per circa 20 secondi non di più, giuro. L’ho richiuso gelosamente nella custodia e messo al sicuro raccontando ai filgioli tutto quello che ha passato Attillio e qanta storia della musica italiana ha creato nelle mani del suo titolare. Ovviamente non poteva mancare la visione dei video su youtube. Avete presente quando genitori e nonni racontano le storie ai ragazzi prima di andare a letto? Ecco sembrava una cosa del genere solo che io facevo ascoltare il groove di Gianni e il rombo del suo Attilio. Ho fatto male?
In questa fotto si trova dentro una delle custodie e se mi ricordo bene eravamo in partenza da Firenze verso il sud. Si intuisce che è quella con gaffa tape, come Attilio anche questa custodia ha visto di chilometri
Attilio in viaggio
E bene, fra qualche settimana troverò Attilio esposto nel negozio dei disci Contempo Records a Firenze e potrò dire: “Attilio, in parte sei anche mio”.
Mancano ancora undici giorni alla conclusione della campagna e se vuoi scrivere una pagina anche se pur picola della storia del Rock Italiano visita questa pagina e partecipa.
[Tweet “Diventa co-proprietario di Attilio anche tu!”]
Un abbraccio a tutti co-proprietari del Attilio con questo framento del concerto di Scandicci, debbuto del tour “Nulla è andato perso”
Sono quasi 30 anni che smanetto le manopole e muovo i fader dei mixer audio quasi esclusivamente nelle situazioni della musica eseguita dal vivo e in diretta. E in questi 30 anni ho sentito centinaia e centinai di musicisti e cantanti. Anzi, non soltanto che ho potuto ascoltarli come uno visitatore ordinario di un concerto, ma ho avuto il privilegio di “toccare con la mano” la loro musica e le loro note. E va bene, come in ogni lavoro ho sentito di tutto , di brutto e di bello, è normale. Ma tra tutte le voci femminili per le quali mi trovo ogni tanto a lavorare c’è una in particolare che mi stupisce ogni volta. Tecnicamente impeccabile, capace di cantare in qualsiasi situazione, anche quando io faccio magari un pessimo lavoro. A volte penso che canterebbe così anche senza i monitor o senza nessun punto di riferimento, non ne sbaglia una! Una voce tecnicamente perfetta, emotivamente coinvolgente, calda e accogliente, forte e aggressiva quando serve e quanto basta, armoniosa, è di petto ma anche diafframatica, a seconda della scaletta scelta per la serata nel primo pezzo sa essere irruente ma a volte morbida e melodiosa, è vellutata e vibrante, gioiosa… Insomma, incantevole e magnetica. I miei colleghi sapranno cosa intendo se dico “alzi il fader e basta, hai già fatto tutto”.
E bene, questa voce, questa Cantante con la C maiuscola, sta per registrare un nuovo disco. In questa occasione però ha deciso, insieme ai suoi compagni della band di non seguire il solito percorso delle case discografiche e i soliti canali di distribuzione ma di farlo in auto produzione sostenendosi con il meccanismo di crowd funding. Tutti i dettagli del nuovo progetto di Ginevra Di Marco, insieme alle istruzioni su come partecipare alla campagna di crowd funding si possono vedere QUI.
Il lavoro di fonico esiste perchè c’è quello del musicista e non viceversa
Sono quasi 30 anni che faccio il fonico live e nella mia carriera lavorativa avrò fatto mille errori, mix sbagliati e scelte magari non proprio adeguate alla situazione. Ma una cosa non ho mai cambiato e sono anche convinto di averla fatta sempre bene. E questo è il mio approccio al lavoro. Non saprei dire da dove arrivi o chi me l’abbia insegnato, ma si può riassumere in una frase :
Il lavoro di fonico esiste perché in primo luogo c’è quello dei musicisti e degli artisti. Siamo lì per loro e non viceversa.
I fonici prestano un servizio alle persone che lo hanno richiesto e non c’è nulla di più nobile che essere utili e servire a qualcuno. E se questo qualcuno sono gli artisti, la soddisfazione è ancora maggiore. La soddisfazione delle esigenze degli artisti, anche se a prima vista ci possono sembrare strane, dovrebbe essere la nostra prima linea guida. Dopo, magari in secondo momento, arriva la consulenza e la guida verso la soluzione ideale per ogni situazione. Ma non dobbiamo mai perdere di vista il fatto che alla fine sarà il pubblico a dare il giudizio finale a tutti noi, un pubblico che è venuto a vedere lo spettacolo. Noi tutti insime, siamo lì per loro. Quindi tutti insieme dobbiamo sempre dare il massimo in modo che le persone che hanno pagato il biglietto rientrino a casa contenti e felici per quello che hanno visto e sopra tutto, per quanto mi rigurda, per quello che hanno sentito.
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La soddisfazione piena per un lavoro ben fatto arriva quando oltre che l’artista sono soddisfatti anche gli spettatori. Quando i loro commenti e le loro valutazioni sono positive, e quando come in questo caso del debutto dei Deproducers a Milano i loro aprezzamenti sono espressi pubblicamente … Beh, io mi sento appagato.
A volte penso che sia meglio non fare il sound check. Il giorno del concerto di Snurky Puppy ha letteralmente diluviato tutto il pomeriggio. Abbiamo coperto, scoperto e asciugato tutto tre volte. La produzione inglese non voleva tirare fuori i loro microfoni per non danneggiarli per cui abbiamo messo i nostri. 40 canali di DI e microfoni non previsti. Nel rider tecnico chiedevano soltanto due tre Shure 58. Che si doveva fare ? Far saltare la data? Quasi sold out in prevendita… Grazie alla serietà e alla disponibilità di Claudio Benelli e della sua Omikron, avevamo tutto quanto a nostra disposizione. Inizio di montaggio alle ore 19 circa , inizio concerto ore 22. Senza sound check. Solo ll line check. Serata spettacolare. Felice di esserci stato e di aver partecipato alla sua realizzazione. Gruppo fantastico, giovane, coinvolgente. Veramente stupendo.
[Tweet “Il concerto più visto dell’Estate Fiesolana 2016”]
Non succede spesso e quando succede è sempre bello e impressionante vedere le persone che si ineteressano ad uno strumento musicale in particolare. E questo basso elletrico, questo Fender Presion Elite ho visto fotografare e amirare molte volte alla fine dei concerti mentre la persona che l’ha impugnato per circa un ora e mezza firmava i dischi, vinili e i libri.
“Il Nero” di Marok – Fender Precision Elite
E bene, questo basso si potrà di nuovo ascoltare ed amirare dal vivo perchè il suo proprietario, Gianni Maroccolo Marok inizia una nuova avventura musicale insieme ai suoi compagni di strada: Antonio Aiazzi alle tastiere, Andrea Chimenti voce piano e chitara, Simone Filippi con i groove ed eletroniche e Beppe Brotto con i suoi archi orientali. Un mix straordinario di musicisti e dei loro strumenti che promette emozioni l’uniche.
La carovana vdb23 , da via de’ Bardi 32 al vdb23 , per ora si fermerà in seguenti luoghi :
Da circa un mese questi dieci ragazzi, spinti dalla loro passione per la musica e per la tecnica, si ritrovano presso il Centro Studi Musica & Arte di Firenze e continueranno a farlo per altri nove mesi per seguire un corso del tecnico del suono riconosciuto ufficialmente dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Firenze. La durata del corso è di 750 ore divise in 525 ore in aula e 225 di stage e tratterà molti temi e materie come :
– musica e strumenti
– elettronica
– informatica
– fisica e acustica
– registrazione e montaggio audio
– mixaggio
– allestimento impianti audio
– produzioni live
– audio digitale
– sicurezza nello studio e sui palchi
e altro ancora.
Ringrazio Nicola Angiolucci e Centro Studi Musica & Arte per avermi dato la fiducia per condurre i nostri nuovi colleghi dentro il mondo dell’audio live. Sono felice di poter trasmettere la mia conoscenza e la mia esperienza personale di questo meraviglioso mestiere. E come ho scritto all’inizio: Attenti a questi dieci! Stanno arrivando!
Quante volte avete visto i cavi sul palco intorcigliati e buttati lì come se fossero i resti della sagra degli spaghetti all’amatriciana della settimana scorsa? E quante volte siete inciampati sui cavi del genere rischiando anche di farvi male sul serio?
Gli spaghetti del palco
Ovviamente, la qualità del audio e delle luci è sempre al primo posto, ma anche l’ordine e pulizia sul palco chiede la sua parte.
Per noi maniaci della pulizia del palco che pettiniamo i nostri cavi e facciamo le famose piste è arrivato un alleato divertente: the gaffgun, ovvero la pistola per la gaffa! Prevedo aumento delle vednite di gaffa tape!
Forse sarebbe il caso di acquistare qualche azzione in borsa.
È sempre una immensa sodisfazione contribuire alla realizzazione di eventi di questo tipo. Un ringraziamento a Omikron e a Claudio Benelli per avermi datto fiducia a far parte della squadra anche in questa occasione.
[Tweet “Al prossimo live…”]
Rock n Roll!
Vladi
PS: Rock n Roll si, mah anche la musica classica non scherza mica!
Ci sono poche cose socì stimolanti come creare gli eventi e i concerti nei musei. Se poi ti trovi nei posti come Salone Cinquecento del Palazzo Vecchio di Firenze allora la cosa diventa veramente “imbarazzante”. Personalmente, ogni volta vorrei chiedere scusa a tutta questa infinità bellezza per invasione selvaggia nei loro confronti che però sono costretto a fare.
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